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La nostra valutazione dei tuoi preziosi è il frutto di un processo chiaro e trasparente: ti forniamo una stima precisa, risultato di un’analisi che riflette il valore corrente del tuo prezioso.
Rispettiamo il tuo tempo e per questo garantiamo un pagamento immediato.
Le nostre valutazioni sono eseguite da esperti che agiscono con rigore e chiarezza, per un’esperienza che sia pratica ed efficiente: ogni transazione viene gestita con la massima discrezione e i tuoi dati sono custoditi con cura.
Scoprirai che ogni aspetto del servizio è pensato per rispettare e valorizzare ciò che porti e ciò che sei: è la fiducia che ci impegniamo a costruire e a mantenere con te.

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e argento

Come funziona
Ci teniamo a rendere la tua esperienza chiara e positiva. Ecco come funziona il nostro servizio, passo dopo passo.
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Un nostro esperto esaminerà i tuoi preziosi, dandoti una valutazione accurata e trasparente.
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Una volta completata la valutazione, avanzeremo un’offerta formulata per riflettere il vero valore dei tuoi preziosi, secondo il prezzo di mercato, il peso ed il titolo dell’oro.
Vendita
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Chi siamo
Confidoro appartiene al gruppo internazionale Dorotheum, con sede a Vienna. Con più di 300 anni di storia, Dorotheum è una delle maggiori e più antiche case d’aste al mondo, con sedi e rappresentanze in Germania, UK, Italia, Repubblica Ceca e Belgio, e la principale società in Austria per il credito su pegno.
Garantiamo la massima professionalità nelle nostre operazioni commerciali, con una squadra locale di grande competenza e preparazione tecnica, caratteristiche presenti in tutte le società del gruppo Dorotheum.
Siamo autorizzati allo svolgimento dell’attività secondo le previsioni della legge italiana e di Banca d’Italia, garantendo la massima trasparenza in ogni operazione.

CONFIDORO GENOVA
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PILLOLE D’ORO
Che cosa sono i carati?
Quando si comincia a parlare dei metalli preziosi è necessario affrontare l’argomento delle leghe.
La parola lega indica la miscela tra almeno due metalli. Possono essere metalli preziosi miscelati tra di loro o combinati a metalli comuni. Le leghe rispetto ai metalli puri presentano notevoli proprietà e vantaggi, cioè maggiore durezza ed aspetto migliore; sono però meno duttili e malleabili e meno tenaci dei metalli più puri.
L’oro, essendo un metallo molto tenero, non può essere lavorato puro: è quindi necessario unirlo con altri metalli, per ottenere una maggiore durezza e tenacità.
Fra tutti i metalli, il più adatto a questo scopo è il rame. Oltre a questo, però, vengono utilizzati diversi altri metalli quali: l’argento, il palladio, il platino, lo zinco, il cadmio e il nichel. Quest’ultimo non viene più utilizzato nelle leghe perché era causa di reazioni allergiche: i gioielli odierni sono di media “nichel free”.
L’oro, unito ad altri metalli, assume nuove proprietà e nello stesso tempo ottiene diverse colorazioni: oltre all’oro giallo possono esistere quindi l’oro rosso, bianco, persino verde!
Nelle leghe, la percentuale di metallo prezioso puro viene indicata con il titolo.
Il titolo indica dunque il rapporto tra il peso del metallo prezioso e il peso totale della lega.
In Italia il titolo viene espresso in millesimi. Il marchio impresso nell’oggetto indica quindi la quantità, in millesimi, di metallo prezioso presente nella lega.
A norma dell’art. 3 d.lgs. 251 del 1999 i titoli legali da garantire a fusione sono i seguenti:
Platino: 950 – 900 – 800/1000
Palladio: 950 – 500/1000
Oro: 750 – 585 – 375/1000
Argento: 925 – 800/1000
Nel linguaggio comune, l’oro a titolo inferiore a 750/1000 viene definito “oro basso” mentre, quello a titolo superiore “oro a miglior titolo”. La percentuale del metallo prezioso all’interno di una lega viene definita comunemente “fino”.
Per legge sugli oggetti preziosi dev’essere presente il marchio, spesso definito “punzone”, che ne dichiara il titolo, oltre al marchio del fabbricante che ha prodotto quello specifico oggetto. In alcuni casi gli oggetti si presentano con marchiature irregolari, oppure non recano alcuna specie di bollo impressa. L’assenza del marchio potrebbe essere dovuta alla storicità degli oggetti oppure a riparazioni e/o modifiche dell’oggetto a titolo legale eseguite, per necessità tecniche, su parti di esso interessate dalla punzonatura (es: messa a misura di un anello, rifacimento del gambo di una spilla in seguito a fusione, riparazione chiusura del bracciale).
Circa 100% di oro fino. I lingotti in oro sono costituiti da oro fino.
Queste leghe sono diffuse in Turchia, Africa e India. Si utilizzano anche per le monete (Krugerrand, Dollaro USA, Sterlina, ecc.) e le medaglie.
Questa lega ha una percentuale di oro fino pari al 75%. La produzione orafa italiana è costituita in prevalenza da oggetti in oro 750/1000.
Questa lega ha una percentuale di oro pari al 58,5 %. È l’oro che viene più usato nei paesi Europei (Francia, Austria, Inghilterra). Il costo è minore di quello a 750/1000 perché a volume identico corrisponde una minore percentuale di oro puro utilizzato, di conseguenza avrà un costo minore.
Questa lega ha una percentuale di oro pari al 37,5%. È lo standard minimo internazionale per la produzione dei gioielli. In Italia è molto utilizzato anche da brand come Dodo.
Ricordiamo che, per consuetudine, si può sentire parlare di oro in carati.
Per oro a 18 Kt, corrispondente ai 750/1000, si intende che su 24 parti di lega 18 sono costituite di oro fino. Il carato, quindi, non esprime il peso, ma le proporzioni della lega.
Non bisogna confonderlo con il carato come unità di peso dei diamanti e delle pietre preziose, corrispondente alla quinta parte del grammo (0,2 g).
Diamo una nuova vita al tuo prezioso
Dopo l’acquisto, il prezioso verrà destinato alla fusione per farne un unico lingotto.
Successivamente, avrà luogo il processo di affinazione, ovvero la trasformazione in oro puro.
Una volta trasformato, l’oro potrà prendere diverse strade: una parte verrà destinata alla creazione di oro da investimento (lingotti e monete), e un’altra parte verrà venduta alle grandi aziende orafe, per la creazione di nuovi gioielli da immettere nuovamente nel mercato.